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Perché la Pa non parla ai giovani

Quando si pensa alla Pubblica Amministrazione, l’immagine che emerge è quella di un apparato lento, pieno di carte e poco digitale. Un’immagine che allontana i giovani, facendoli percepire la PA come un luogo privo di opportunità di crescita. Eppure oggi lo Stato ha più che mai bisogno di loro: senza le nuove generazioni, con le loro competenze e le loro energie, la macchina pubblica non sarà in grado di affrontare le sfide cruciali che attendono il Paese.
I dati sono chiari. L’età media dei lavoratori italiani è 44,2 anni, ma nella PA è ancora più alta, sopra i cinquanta. Nei prossimi dieci anni una parte significativa del personale andrà in pensione: nel 2024 l’età effettiva di pensionamento ha superato i 64 anni, segno che il ricambio sarà inevitabile. Se queste uscite non saranno accompagnate da un ingresso massiccio di giovani professionisti, si produrrà un vuoto di competenze proprio mentre la PA deve guidare trasformazioni decisive: digitalizzazione, transizione ecologica, gestione dei fondi europei, costruzione di nuovi modelli di welfare.
Fonte: Huffpost
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